Nel post partita di Milan-Genoa ennesimo incontro tra Fassone, Mirabelli e Montella: l’esonero non è da escludere ma non è questa la settimana.
Ennesimo vertice degli alti papaveri rossoneri al termine di Milan-Genoa, con Marco Fassone, Massimiliano Mirabelli e Vincenzo Montella di nuovo faccia a faccia, riuniti alla ricerca di una via d’uscita dal momento di difficoltà e dalla crisi di risultati. I tifosi dopo l’ennesimo risultato al di sotto delle aspettative, delle premesse e delle promesse, hanno riservato qualche fischio alla squadra al termine della gara, salvo poi optare ancora una volta per il sostegno e l’appoggio. Encomiabile dunque il comportamento della Curva che, nonostante le delusioni, ha capito e accettato il proprio ruolo di pilastro.
Vertice tra Fassone, Mirabelli e Montella: non può essere questa le settimane delle sorprese
Secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, nel corso del confronto avvenuto al termine della gara i tre hanno provato ad analizzare i motivi che hanno portato all’ennesimo stop. Troppo facile forse fare appello e nascondersi unicamente dietro all’espulsione di Leoanardo Bonucci, contestata da Montella ai microfoni di Mediaset Premium. Sul piano del gioco il Milan presenta ancora lacune considerevoli, e come accaduto già nel recente passato (vedesi la parentesi Inzaghi) il solo spirito non può portare a grandi risultati. Sicuramente non in Champions League, obiettivo minimo stagionale fissato dalla dirigenza dopo il faraonico (e già contestato) calciomercato estivo. Lo sanno bene anche Fassone e Mirabelli, così come sanno che esonerare Montella a due giorni dal prossimo impegno di campionato e a una settimana dalla maxi sfida con la Juventus sarebbe un suicidio calcistico, una garanzia (o quasi) di fare zero punti in due partite. Rischio che il Milan, relegato ormai nella parte destra della classifica, non può permettersi.